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fino ai suoi occhi.
Una percezione sincopata.
Gli altri percepivano il divenire.
Lui collezionava immagini che erano e basta.
- matto Mormy? - chiedevano gli altri ragazzini.
- Solo lui lo sa - rispondeva il signor Rail.
La verità è che si vedono e si sentono e si toccano così tante cose... è come se ci portassimo dentro
un vecchio narratore che per tutto il tempo continua a raccontarci una storia mai finita e ricca di
mille particolari.
Lui racconta, non smette mai, e quella è la vita.
Al narratore che stava nelle viscere di Mormy forse si era rotto dentro qualcosa, forse qualche
dolore tutto suo gli aveva messo addosso quella specie di stanchezza per cui riusciva a raccontare
solo più mozziconi di storie.
E tra uno e l'altro, il silenzio.
Un narratore sconfitto da chissà quale ferita.
Forse l'aveva fregato la porcheria di qualcuno, l'aveva bruciato lo stupore di un tradimento fottuto.
O magari era la bellezza di quello che raccontava che l'aveva a poco a poco sopraffatto.
La meraviglia gli strozzava le parole in gola.
E nei suoi silenzi, che erano ammutolita emozione, riposavano i buchi neri della mente di Mormy.
Chissà.
Ci sono certi che lo chiamano angelo, il narratore che si portano dentro e che gli racconta la vita.
Chissà com'erano le ali dell'angelo di Mormy.
Il signor Rail è partito.
Il signor Rail tornerò.
Si ricordava tutto ma non il nome.
profumo che aveva.
Ma il nome no.
E poi alla fine posare la testa sul cuscino per Corre, Pit, pieno di lacrime, corre a perdifiato, il
ragazzino, gridando "IL vecchio Andersson, il vecchio Andersson...", grida e corre, pieno di
lacrime.
Quando ti alzi e tutto il mondo è ghiacciato, e tutti gli alberi del mondo ghiacciati, e tutti i rami di
tutti gli alberi del mondo ghiacciati.
Milioni di aghi di ghiaccio che filano la gelida coperta sotto cui poi...
benissimo.
Era un grido, quello.
- Al limite si potrebbe anche accorciarla un po' , quella giacca.
Se è solo una questione di qualche centimetro, si potrebbero fare due aggiustature...
- Non si accorcia un bel niente.
Non si bara con il destino.
Pekisch e la vedova Abegg, seduti sulla veranda, uno di fronte all'altra.
Accadevano cose orrende, alle volte.
Per dire, una volta Yelger se ne scese giù al suo campo gustandosi l'aria gelida del mattino, non
aveva fatto proprio niente di male, era un uomo giusto, si può ben dire che era un uomo giusto,
come lo era stato suo padre, il vecchio Gurrel, quello che la sera raccontava le storie davanti a tutti,
la più bella era quella in cui un uomo si perdeva nella sua casa, cercava l'uscita per giorni, non la
trovava, andava avanti così per giorni, poi alla fine prendeva il fucile sotto il braccio...
Preg.mo Sig.
Rail, mi corre l'obbligo di confermarLe quanto già documentatoLe nella nostra ultima lettera.
I costi relativi alla realizzazione della via ferrata non possono in nessun modo essere ridotti oltre la
misura già da noi a licata.
Cid non di meno l'ing.
Bonetti si chiede se non fosse possibile, in una prima fase, pensare alla realizzazione di...
Nevicò.
Su tutto il mondo e su Pekisch.
Un suono bellissimo.
- Al limite si potrebbe anche allungarla un po' , quella giacca.
Giusto qualche centimetro, così, di nascosto...
- Non si allunga un bel niente.
Non si bara con il destino.
Pehnt e Pekisch, in piedi, sulla collina, a guardare più lontano che si può.
- Eh no, questo non me lo devi fare, Andersson.
Se ne sta lì, il vecchio Andersson, sdraiato, con gli occhi chiari fissi al soffitto e il cuore dentro, a
darsele di santa ragione con la morte.
- Non te ne puoi andare così, Cristo, non c'è una sola ragione perché tu te ne debba andare così, cosa
credi, che solo perché sei vecchio puoi andartene e lasciarmi qui, addio a tutti e via, non è così
semplice, caro Andersson, no, prendiamola come una prova generale, okay, hai voluto provare? e
va bene, ma adesso basta, adesso tutto torna come prima e se ne riparlerà poi, faremo poi tutte le
cose per bene un'altra volta, adesso basta, vieni via da lì, Andersson... che ci faccio -poi io qui... io
qui da solo, maledizione... tieni duro ancora un po' , ti prego... qui non muore nessuno, hai capito?,
qui a casa mia non muore nessuno... qui.
Se ne sta lì, il vecchio Andersson, sdraiato con gli occhi chiari fissi al soffitto e il cuore, dentro, a
darsele di santa ragione con la morte.
- Senti, facciamo un patto... se te ne vuoi andare, e va bene, te ne andrai, ma non adesso, te ne potrai [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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    Do wzniosłych (rzeczy) poprzez (rzeczy) trudne (ciasne). (Ad augusta per angusta). (Ad augusta per angusta)

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